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Dentro il laboratorio: dove la creatività incontra il mestiere

Ottobre 12, 2025

L’odore dei cavi, il rumore dei microfoni che si accendono, la luce del proiettore che taglia il buio.
Nel laboratorio di PerformArti tutto comincia da qui: da un gesto piccolo, da un suono, da una curiosità che diventa esperimento.

C’è chi arriva con una macchina fotografica e la tiene in mano come se fosse la prima volta.
Chi appoggia un quaderno sul tavolo e inizia a scrivere in silenzio.
Chi monta un microfono e ascolta il rumore dell’aria come fosse musica.
Ogni ragazzo porta con sé una storia, un modo di stare al mondo, e in quelle ore condivise tutto si mescola, si contamina, prende forma.

I laboratori di PerformArti sono spazi aperti, senza confini rigidi tra discipline.
Qui si può fotografare un suono o scrivere un’immagine.
L’importante è imparare a guardare con attenzione, a usare gli strumenti come estensioni della sensibilità.
Non si tratta solo di “fare arte”, ma di imparare un mestiere: capire la luce, il ritmo, la parola, la responsabilità che c’è dietro a ogni scelta creativa.

Gli esperti che guidano i percorsi non insegnano dall’alto, ma camminano accanto.
Ascoltano, provocano, a volte spiazzano.
E nei momenti di silenzio,quelli in cui tutto sembra fermarsi. succede il vero apprendimento: qualcuno trova il coraggio di mostrare un lavoro, qualcun altro scopre che la sua voce, nel microfono, non è poi così diversa da quella che sente dentro.

A fine giornata, sulle pareti restano appesi appunti, fotografie, frammenti di testo.
Tracce di un processo che vale più del risultato.
Perché è proprio lì, tra un errore e un’intuizione, che la creatività incontra il mestiere.
Ed è lì che PerformArti diventa ciò che è: un luogo dove l’arte non si insegna, si impara insieme.